Green pass e zone gialle accordo ancora lontano

Non c’è accordo né in maggioranza, né tra stato e regioni

La redazione

Pur essendo nelle prossime ore previsto a palazzo Chigi (in foto) un Consiglio dei ministri per il decreto relativo a uso del Green pass e nuovi criteri per le zone gialle, non c’è ancora l’accordo né nella variegata e rissosa maggioranza a sostegno del Governo Draghi, né tra stato e regioni- Il Presidente delle Regioni Massimiliano Fedriga parla di clima costruttivo di collaborazione.

Le regioni propongono che i colori delle zone non siano più determinati dai contagi, ma dalla percentuale di occupazione delle terapie intensive e dei ricoveri ospedalieri. La zona gialla presto potrebbe interessare diverse regioni, dato l’aumento dei casi, che in ventiquattro ore una settimana fa se ne registravano 1.534 mentre ora siamo a 4,259, e due settimane fa eravamo sotto i mille. Per la zona gialla occorrerebbe secondo la proposta regionale il 20% di occupazione delle terapie intensive e il 30% dei ricoveri ospedalieri.

Sull’utilizzo del Green pass la resistenza maggiore viene da partiti di governo, Lega in primis che si oppone senza se e senza ma. Di avviso opposto quasi tutti gli altri, guidati dal Ministro della Salute Roberto Speranza, che vede nel grem pass un incentivo alla vaccinazione ed un mezzo per non dover ricorrere a breve alle odiose chiusure di attività. Sulla stessa lunghezza d’onda la Gelmini e Forza Italia.

E’ probabile che occorra ancora una volta l’intervento di Mario Draghi in veste di mediatore per trovare un equilibrio che la maggioranza non è in grado di trovare da sola.

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