Il Partito Democratico combatte il ddl Calderoli, in difesa dell’unità nazionale e della coesione territoriale

Mobilitazione e opposizione determinata contro l’autonomia differenziata e per lo sblocco dei fondi di coesione per la Campania

Rocco Michele Renna

Oggi a Roma si è tenuta una manifestazione di rilevanza nazionale, con protagonisti circa 500 amministratori campani, tra sindaci e consiglieri regionali, che hanno dato voce alla loro opposizione al ddl Calderoli e hanno chiesto con forza lo sblocco dei fondi di coesione per la regione. Promossa da Vicenzo De Luca, il presidente della Regione Campania, l’iniziativa ha raccolto il sostegno di varie istituzioni e organizzazioni, delineando una vasta coalizione che va dall’Anci alle forze del centrosinistra, dai consiglieri dei 5 Stelle alle reti sindacali e ai sindaci della rete Recovery Sud.

La manifestazione è stata caratterizzata da un marcato senso di unità e determinazione nel respingere l’autonomia differenziata, una questione che ha diviso il panorama politico e istituzionale del Paese. I partecipanti hanno espresso preoccupazione per le possibili conseguenze negative che il ddl Calderoli potrebbe avere sulla regione Campania, sottolineando la necessità di una distribuzione equa e adeguata delle risorse per garantire lo sviluppo e il benessere della comunità.

Tra i presenti, è stato notato l’assenza del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, il quale ha delegato la sua rappresentanza all’assessora Teresa Armato. Tuttavia, la presenza del sindaco di Benevento, Clemente Mastella, ha aggiunto peso e visibilità alla protesta, evidenziando l’ampio sostegno che l’iniziativa ha ricevuto anche a livello locale.

Il Partito Democratico ha partecipato attivamente alla manifestazione, con il responsabile Sud della segreteria di Elly Schlein, Marco Sarracino, che ha ribadito l’importanza di contrastare il ddl Calderoli e di perseguire una politica di coesione territoriale che tenga conto delle reali esigenze delle diverse regioni italiane.

E poi ancora Piero De Luca, deputato del Pd: “L’autonomia mette a rischio l’unità e la coesione nazionale e renderà impossibile vivere al sud dove saranno compromessi i diritti dei cittadini perché minati i servizi essenziali, dalla scuola, alla sanità e all’assistenza sociale“. E quindi Sandro Ruotolo che parla di “secessione dei ricchi“: con il ddl Calderoli “si è materializzato quel disegno leghista della prima ora“.

Irene Manzi, responsabile Scuola del Pd, mette l’accento sul diritto all’istruzione: “Il progetto spacca Italia della Lega, avallato da Fratelli d’Italia e Forza Italia, punta alla regionalizzazione della scuola che, di fatto, determinerà un’istruzione di serie A e una di serie B“. Marina Sereni, che invece si occupa di Sanità nella segreteria Schlein, mette in guardia: “Con l’Autonomia differenziata invece non solo si legittimano le diseguaglianze esistenti ma si spezza l’idea stessa di Servizio Sanitario Nazionale universalistico, producendo una vera e propria desertificazione sanitaria di intere regioni. Faremo ogni sforzo per impedirne l’approvazione“, garantisce. Intanto oggi De Luca guida la prima protesta a Roma. Appuntamento è stato fissato alle 11.00 a Santi Apostoli.

La mobilitazione del Partito Democratico su vari fronti, compreso quello europeo e amministrativo, dimostra l’impegno totale nel contrastare l’autonomia differenziata e difendere i principi di solidarietà e coesione territoriale.

In conclusione, la battaglia del PD contro il ddl Calderoli rappresenta un momento cruciale nella difesa dei valori fondamentali dell’Italia unita e della sua coesione interna. La determinazione del partito nel perseguire questa causa sarà determinante per il futuro del Paese e delle sue istituzioni regionali.

Altro che nazionalismo, quello di Fratelli d’Italia, è solo difesa ad oltranza dei ricchi e massacro dei poveri. Complimenti a chi li sostiene.

Per seguirci su Facebook mettete il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivetevi al gruppo lavocenews.it. Le email del quotidiano: direttore@lavocenews.it o info@lavocenews.it.