Italia in arancione per quattro giorni
Quattro giorni in arancione, mentre si va verso il rinnovo della chiusura di cinema, teatri, palestre e piscine.
GP
Da oggi e per i successivi tre giorni l’Italia sarà tutta zona arancione, poi si torma al rosso dal 31 all’Epifania.
Intanto gira voce, confermata da fonti governative, che alla luce dei dati del 6 gennaio maturerà la proroga della chiusura di teatri e cinema, da un lato, palestre e piscine dall’altro. Non una parola di smentita dai parti dei Ministri preposti. Non si può tacere lo scempio consumato a spese principalmente della cultura, nel momento in cui si da già per scontata che la didattica in presenza avrà una nuova linfa, nonostante il sistema dei trasporti non ha fatto nessun passo avanti ed è la piaga principale della diffusione del virus. Sta di fatto che con tutti i limiti che le si può riconoscere Lucia Azzolina, si batte con le unghie e con i denti per la Scuola, mentre le attività culturali registrano un Dario Franceschini esclusivamente impegnato ad ignorare i problemi del settore per non dar fastidio ad alcun potentato, e nel contempo onnipresente laddove c’è da raccogliere i meriti degli altri. Vedi Pompei.
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