La Dexit: il sogno di Alice Weidel e le sfide della sovranità tedesca
Manifestazioni, contestazioni e la difficile strada di un referendum in Germania
Rocco Michele Renna
Dopo la Brexit, l’idea della “Dexit” si fa strada in Germania grazie alla proposta di Alice Weidel, leader dell’Alternative für Deutschland (AfD), il partito di estrema destra. Weidel ha annunciato l’intenzione di organizzare un referendum per consentire ai cittadini tedeschi di decidere sull’uscita del paese dall’Unione europea. Tuttavia, la proposta ha scatenato manifestazioni di massa contro l’AfD, con centinaia di migliaia di persone che hanno riempito le piazze in diverse città tedesche per esprimere il loro dissenso e denunciare i presunti piani di deportazione di massa per i migranti.
Nonostante le contestazioni e le pressioni della società civile, il partito di Weidel sembra deciso a perseguire il suo obiettivo. In un’intervista al Financial Times, Alice Weidel ha lodato la Brexit come una scelta “assolutamente giusta” e ha espresso la determinazione di replicare un simile scenario in Germania.
La visione della Dexit, come l’ha definita Weidel, prevede un modello di riforma dell’Unione europea. La leader dell’AfD sostiene che sia necessario affrontare il “deficit democratico” all’interno dell’UE, limitando i poteri della Commissione europea, che definisce come un “esecutivo non eletto”. Tuttavia, ammette che se una riforma significativa non fosse possibile, la Germania dovrebbe lasciare che sia il popolo a decidere attraverso un referendum sulla Dexit.
Questa proposta, tuttavia, sembra al momento avere un sostegno limitato tra i cittadini tedeschi. Un sondaggio condotto dalla Konrad Adenauer Stiftung, think tank della Cdu, ha rivelato che solo il 10% dei tedeschi sarebbe favorevole all’uscita del paese dall’Unione europea. La Dexit si configura, quindi, come una scelta attualmente rischiosa per il panorama politico tedesco.
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