Le proposte di legge sulla protezione degli animali: il sindacato dei veterinari non ci stà
Le modifiche normative in materia di reati contro gli animali stanno suscitando un acceso dibattito in ambito legislativo, e tra i soggetti interessati si fa sentire anche la voce autorevole del Sindacato dei Veterinari di Medicina Pubblica (SIVeMP).
Rocco Michele Renna
Le proposte attualmente in esame presso la Commissione Giustizia sollevano preoccupazioni riguardo alla delega di funzioni di vigilanza scientificamente non preparate, come quelle affidate alle “guardie zoofile”, che rischiano di intaccare le competenze proprie dei Servizi Veterinari delle ASL nel settore del benessere animale. Il SIVeMP, in un comunicato ufficiale, mette in evidenza come tale eventualità sia in contrasto con le normative nazionali e comunitarie vigenti.
Secondo il Sindacato, l’efficacia dei controlli e la prevenzione dei reati contro gli animali devono essere parte di una strategia complessiva, che includa la sorveglianza epidemiologica, il monitoraggio e la correzione delle non conformità, nonché la repressione dei reati. Questi compiti devono essere svolti dagli organi sanitari competenti in sinergia con le Forze di Polizia e altre autorità competenti.
Il SIVeMP sottolinea l’importanza di mantenere le funzioni di vigilanza in mano a professionisti della medicina veterinaria ufficiale, garantendo così competenza scientifica e imparzialità. Estendere tali funzioni a organi non adeguatamente preparati potrebbe comportare rischi per la salute animale e per l’economia nazionale, specialmente in presenza di patologie infettive e contagiose.
La medicina veterinaria ufficiale è considerata l’unica professionalità in grado di valutare lo stato di salute e di benessere degli animali in modo professionale e indipendente, rappresentando un punto di riferimento fondamentale per le istituzioni nazionali e internazionali.
Il Sindacato dei Veterinari di Medicina Pubblica ha pertanto richiesto ai Ministeri competenti di vigilare attentamente sul processo legislativo in corso, al fine di evitare danni involontari all’economia agro-zootecnica nazionale.
In conclusione, la posizione del SIVeMP evidenzia la necessità di garantire un equilibrio tra la protezione degli animali e le esigenze dell’industria zootecnica, preservando al contempo la competenza e l’indipendenza della medicina veterinaria ufficiale nel garantire il benessere degli animali e la sicurezza della filiera alimentare.
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