Lega: no a blitz estivi sui decreti attuativi su Taxi e Ncc

“Sarebbe gravissimo emanarli a ferragosto”

La redazione

Da che pulpito viene la predica, avranno forse pensato Mario Draghi e buona parte del ministri in carica. Memorabili rimarranno nella storia della politica (quella con la p minuscola) le nomine ferragostane di Gian Marco Centinaio, Ministro dell’Agricoltura leghista del Conte I, mentre il governo era agonizzante, senza maggioranza. I ministri leghisti, Salvini e Centinaio in primis, restarono inchiodati alla poltrona; d’altronde come ora, nulla di diverso. Ciò che rese ancora peggiore il gesto, furono le risate ostentate da Centinaio alle spalle, o meglio in faccia ai Colleghi che gli chiedevano se non provasse vergogna per il gesto non certo politically correct.

Gian Marco Centinaio

Andiamo al fatto. I deputati della Lega in Commissione trasporti Elena Maccanti (capogruppo) ed Edoardo Rixi (responsabile dipartimento Infrastrutture) diramano una nota. Vi si legge “La Lega contraria ai blitz di ferragosto, senza condividere scelte con organizzazioni sindacali e rappresentanti delle categorie. Sarebbe gravissimo che a poco più di un mese dalle elezioni, in piena stagione estiva, qualcuno al governo anche solo pensasse di emanare i decreti attuativi su Taxi e Ncc”.
Non paghi, proseguono: “L’inchiesta ‘Uber files’ ha dimostrato che lo stralcio dell’articolo 10 voluto dalla Lega al ddl Concorrenza, che non ha pregiudicato in alcun modo gli impegni sul Pnrr, era una battaglia giusta a tutela del settore e dell’utenza. Un passaggio fondamentale contro gli interessi di lobby e multinazionali. Il prossimo governo dovrà completare con urgenza la legge del 2019 con un tavolo di confronto che non alimenti contrapposizioni e restituisca al settore certezze, regole chiare e legalità. Su questo tema non faremo un passo indietro e vigileremo sulla voglia di qualcuno di provare il blitz a ferragosto”.

Aldilà delle dichiarazioni ottimistiche, la Lega deve sentire proprio bruciare la terra sotto i piedi: da un latto accarezza il pelo ai no-vax, promettendo l’abolizione perpetua del green pass a prescindere dai livelli della pandemia, dall’altra lo accarezza ai tassisti con l’intimidazione odierna. Cosa non si fa per una manciata di voti, neanche certi. Finanche dar vita alla serie televisiva: “Il bue dice cornuto all’asino”.

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