Letta: “Per alzare i salari serve cambiare il fisco”
“Il nostro Paese negli anni ha incentivato la rendita”
La redazione
Il segretario del Pd Enrico Letta, a margine di un incontro elettorale a Jesi: “Per aumentare i salari bisogna fare dei cambiamenti fondamentali sul tema fiscale. Il primo modo per noi è diminuire le tasse sul lavoro. Il nostro Paese negli anni ha incentivato dal punto di vista fiscale la rendita, la finanza, e non ha incentivato il lavoro. E poi bisogna favorire il lavoro stabile e favorire il lavoro dei giovani, favorire le forme di prima assunzione, eliminare gli stage e i tirocini gratuiti”.
Per Letta: “Il governo di larghe intese termina con questo Parlamento, la cui frammentazione eccessiva non ha reso possibile fare altrimenti e poi perché la situazione attorno a noi rende necessario questo tipo di governo, ma dopo le elezioni, quando i cittadini avranno parlato non ce ne sarà più bisogno”.
Parlando a Pescara dove ha inaugurato la nuova sede regionale del partito, Letta ha detto: “Questa maggioranza e questo governo per noi devono andare avanti fino alla fine naturale della legislatura. Un fatto importante per noi e per l’Europa, che l’Italia dia un segnale di continuità e che il governo Draghi continui, e riesca a fare bene tutto ciò che è necessario per ottenere i fondi europei e avere tutte le tranche di finanziamento. Il governo Draghi sta facendo bene, ecco perchè noi sosterremo convintamente il governo e crediamo che questa maggioranza, atipica, termini con la fine di questa legislatura”.
Ed ha continuato: “E’ momento drammatico per la guerra che vogliamo che termini il più presto possibile, ma crediamo che sia importante sostenere con l’unità di tutti i paesi europei e con l’unità del paese lo sforzo per bloccare l’invasione russa. Anche una pace non completamente giusta è meglio della continuazione della guerra. Credo che questa frase valga anche oggi, dobbiamo bloccare l’invasione russa, ma dobbiamo cercare di far sì che si arrivi a una pace, anche se non è proprio la pace completamente giusta, è comunque meglio della continuazione della guerra; è lo sforzo maggiore che con l’unità dei paesi europei e con l’unità delle forze politiche italiane dobbiamo svolgere, ecco perchè ritengo che l’iniziativa improvvida, totalmente sbalestrata di Salvini rispetto a un potenziale viaggio a Mosca abbia rappresentato un punto di grandissima debolezza e che racconta di un’Italia non credibile, divisa e credo che questo sia quello che esattamente vuole sentirsi dire Putin”.
Poi Letta ha scritto su Twitter: “Ho citato il bosniaco Izetbegovic e l’idea, vera, che anche una pace non completamente giusta sia comunque meglio rispetto alla continuazione di guerra e morte. Questo non comporta alcun cambio di idea sulla necessità di fermare Putin e aiutare l’Ucraina”. Lo ha precisato in risposta a un tweet della politologa Sofia Ventura: “Caro @EnricoLetta che delusione! La democrazia, la libertà, la solidarietà con gli aggrediti, la consapevolezza del futuro. In nome di cosa vorresti svendere tutto questo?”.
Letta conclude: “Mi pare una polemica sul nulla”.
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