Meloni: “Si parla di riforma elettorale solo per evitare le elezioni”
“Gravissima -per la leader di Fratelli d’Italia- l’ipotesi di posticipare il voto a maggio 2023”
Gianvito Pugliese
Che la Meloni abbia un chiodo fisso “le elezioni anticipate”, lo sanno anche i bambini dell’asilo. Lo ripete ossessivamente dall’inizio della legislatura. Obiettivamente, essendo alla guida dell’unico grande partito di opposizione (Fratelli d’Italia), dall’altro lato Sinistra Italiana e cespugli vari da entrambi, dal suo punto di vista è giustificato che le cerchi come la Titina della nota canzone, quella che tutti cercano e nessuno trovava. Sta di fatto che il Perlamento è ridotto per legge di un terzo ed i numeri attuali richiederebbero un’approfondimento serio sul sistema più adatto nell’interesse del Paese. Meloni sembra ignorare che sedersi a Palazzo Chigi il giorno dopo le elezioni non garantisce che quel governo possa effettivamente governare, e non ne assicura la durata e la stabilità. Contenta lei, ma potrebbe essere la sola a pensarla così.
Il partito della Meloni ha iniziato la legislatura, come da esito elezioni 2018, con, alla Camera, il 4,35% pari a voti 1.426.564 ottenendo 19 seggi (oggi 37) ed al Senato con il 4,26% pari a voti 1.286.705 ottenendo 7 seggi (oggi 21). Oggi incassa un gradimento dell’elettorato in misura pari al 22,5% nel sondaggio Youtrend- Supermedia che colloca Fdi come primo partito, e nel più aggiornato sondaggio di Ipsos per il Corriere della Sera al 20%, che lo colloca al secondo posto dopo il Pd al 20,8%.
In dettaglio il sondaggio Ipsos di ieri:
-Partito democratico: 20,8% (-0,2)
-Fratelli d’Italia: 20,0% (-1,0)
-Lega Nord: 15,0% (-0,1)
-Movimento 5 Stelle: 12,1% (-1,6)
-Forza Italia: 9,8% (+1,5)
-Italexit: 4,0% (-0,5)
-Azione/+Europa: 3,8% (+0,5)
-Europa Verde – Verdi: 2,4% (-0,3)
-Insieme per il futuro: 2,3% (nuovo)
-Italia Viva: 2,0% (-0,2).
Non classificati Art.1-MDP e Sinistra Italiana.
Meloni ha dichiarato al Sole 24Ore: “Sono da sempre per il maggioritario, per una legge che la sera delle elezioni determini chi governa e chi sta all’opposizione. Ma al di là del merito della questione l’idea che mi sono fatta è che si parli di legge elettorale adesso solo per evitare le elezioni. Esattamente quello che noi invece vogliamo”.
Sull’ipotesi del voto che da aprile 2023 slitti a maggio, aggiunge: “Se davvero stesse ipotizzando di posticipare le elezioni sarebbe gravissimo. Mi aspetto che il premier e il Capo dello Stato smentiscano quanto prima. E su questo interpellerò anche gli alleati del centrodestra”.
Agli estremismi della Meloni siamo abituati. Tempo fa per limitare l’immigrazione dalla Libia proponeva che la Marina Militare Italiana, anziché pattugliare per soccorrere eventuali naufraghi, prendesse a cannonate i barchini degli immigrati.
Chiaramente sopra le righe ravvisare l’estrema gravità gravità di vorare due o tre settimane dopo. Tensione eccessiva forse derivante dalla speranza, legittima aa parte di un oppositore, che le intemperanze dei pentastellati portino alla crisi ed alla caduta del governo Draghi.
E sulle crisi in Europa qualche ragionamento va fatto nella opportuna sede.
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