Nuovo gruppo politico fondato da Matteo Renzi
Renzi tornato quello di sempre: prima le fa e poi le pensa
Gianvito Pugliese
La separazione da Azione offre al vulcanico Matteo Renzi l’occasione per annunciare la fondazione di un nuovo gruppo: Italia Viva-Centro-Renew Europe.
Scrive Renzi: “Oggi ufficializziamo la separazione delle strade con gli amici di Azione. Abbiamo provato fino all’ultimo a chiedere di fare la lista insieme e la risposta di Calenda è stata sprezzante. Ognuno ha il suo stile, noi non facciamo polemica. Dunque auguri a tutti e ognuno per la sua strada. Meglio finire questa telenovela che farci ridere dietro da mezza Italia. Io voglio fare politica, non vivere circondato da cavilli regolamentari e da rancori personali. I gruppi si chiameranno Italia Viva – Il Centro – Renew Europe. Alle elezioni faremo un grande risultato. Ne sono certo.”
E, cogliendo le occasioni una dopo l’altra, Renzi esprime il suo parere sulla manovra di bilancio: “Questo modo di fare si chiama cialtroneria. Anche perché introduce un elemento di falso ideologico nei documenti di bilancio. È ovvio che nel 2025 e nel 2026 dovremo mettere quei 14 miliardi. E dunque i numeri della Nadef sono sballati prima che sbagliati. Lo so, lo so: sono cose tecniche, noiose. Ma è nell’attenzione a queste cose che si misura la qualità di un Governo. Per esempio: pare che abbiano deciso di modificare e diminuire le agevolazioni fiscali per il rientro dei cervelli in fuga e ci sarebbe da domandarsi che male hanno fatto i cervelli in fuga – e anche quelli in Patria – per meritarsi questo governo. Ma mettetevi nei panni di chi ha deciso di rientrare a casa e ha firmato contratti, mutui, fatto progetti di vita. E all’improvviso tutto cambia. Questo modo di fare è barbaro“.
Cone ci si accorge a prima vista un Renzi in grande spolvero. Liberarsi di Calenda gli ridà totale libertà di azione e rivediamo, nel bene e nel male il Renzi di sempre, Ero tentato di scrivere “il Renzi della prima ora”, ma coi tempi che corrono la frase potrebbe prestarsi ad equivoci sulla linea politica del Senatore di Rignano.
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