Palazzo Madama e Montecitorio per Giorgio Napolitano

Tutte le istituzioni si sono attivate per commemorare Giorgio Napolitano. Ma spunta il silenzio assordante della Meloni e di Palazzo Chigi

Gianvito Pugliese

Delle iniziative del Colle in ordine alla scomparsa di Giorgio Napolitano ho già riferito stamane. Uno sguardo alle istituzioni mostra immediatamente che anzitutto il Senato della Repubblica, di cui lo scomparso era componente a vita, ha preso iniziative significative per onorarlo, ma anche la Camera dei Deputati ha mostrato di volersi comportare in maniera adeguata alla triste circostanza.

A Palazzo Madama, come comunicato dal suo efficiente ufficio stampa, anzitutto si è provveduto alle “Bandiere a mezz’asta a Palazzo Madama e negli altri edifici che ospitano gli uffici del Senato, in segno di lutto per la scomparsa del Senatore di diritto e a vita, Presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano. Lo ha deciso il Presidente del Senato, Ignazio La Russa“. Ma non si è limitato a questo gesto formale pur molto significativo. Infatti: “Palazzo Madama rende omaggio al Presidente Napolitano con una pagina web dedicata al Senatore di diritto e a vita, scomparso il 22 settembre: dagli interventi in Aula ai convegni in Senato, dalla prima elezione alla Presidenza della Repubblica ai suoi libri al discorso inaugurale della XVIII legislatura, con un corredo di fotografie, filmati e pubblicazioni del Senato“.

A Montecitorio, dove pure si è proceduto a mettere a mezz’asta le bandiere in segno di lutto, la Camera dei deputati ricorda Giorgio Napolitano.

Così lol annuncia il relativo ufficio stampa: “Giorgio Napolitano (29 giugno 1925 – 22 settembre 2023) è stato deputato tra il 1953 e il 1996, dalla II alla XII legislatura – con la sola eccezione della IV. È eletto Presidente della Camera dei deputati il 3 giugno 1992, a seguito delle dimissioni di Oscar Lugi Scalfaro, divenuto Presidente della Repubblica”.

In tutto un Paese in lutto, dalle maggiori istituzione ad una platea infinita di cittadini è tremendamente assordante il silenzio in proposito di Giorgia Melone e della stessa presidenza del Consiglio, affidata dalla premier alle cure del Sottosegretario Mantovano. Non una parola sui rispettivi siti ufficiali della Meloni o della Presidenza del Consiglio dai quali apprendiamo unicamente che la Meloni è oggi a Genova per firmare il patto di coesione, e Mantovano, a sua volta, si sarebbe recato a Caivano.

Francamente mi rifiuto di commentare i comportamenti assurdi e sgradevoli di alcune persone. Sono costretto a constatare che a costoro abbiamo permesso di raggiungere i posti chiave del comando politico del Paese e ne pagheremo le conseguenze tutti. Sia chi li ha votati che chi vi si è opposto. Non posso esimermi però dal ricordare, prima a me stesso che a Voi gentili lettrici e lettori, che la crescita del debito pubblico in meno di un anno di governo Meloni ha superato il valore del PNRR. Sarò stato io molto distratto, ma francamente oltre a mancette elettorali in quantità, non ho visto investimenti diversi. Bell’affare, cari connazionali. Lo ripagheremo tutti insieme. Evviva!!!

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