Salvini attacca duramente Di Maio ed il suo piano di pace

Il leader della Lega prova ad uscire dall’angolo dei suoi strani rapporti con la Russia ed il suo ambasciatore attaccando il nostro ministro degli esteri.

Gianvito Pugliese

“La miglior difesa è l’attacco” deve aver pensato Matteo Salvini che si è cacciato, ancora una volta, in una pessima situazione a proposito del suo “presunto” incontro con Putin. Salvini è l’unico leader del panorama politico italiano ad opporsi all’invio di armi all’Ucraina. Finanche l’atlantista Giorgia Meloni, che a differenza di Salvini è all’opposizione del governo Draghi, si è dichiarata decisamente a favore.

Sull’incontro con Putin “per proporgli un piano di pace”, sostiene il segretario del Carroccio, molti, ritenendola una mossa elettorale senza fondamento, hanno semplicemente criticato il fatto di “speculare” su una tragedia umana come le stragi di civili ucraini, per elemosinare qualche consenso. Ed in effetti da Putin finora nessun riscontro. Poi si è saputo di alcune cene tra Salvini e l’ambasciatore russo in Italia, quel Sergey Razov, uomo di fiducia del potente e violento Ministro degli esteri russo Sergey Lavrov ed il Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica) sulla vicenda ha aperto un’inchiesta sul Senatore leghista.

Salvini prova ad uscire dall’angolo attaccando, utilizzando cioè quella tecnica di depistaggio della pubblica opinione e di ribaltamento delle situazioni reali, cavallo di barraglia della propaganda farlocca del Cremlino.

Se otterrò qualche risultato lo porto in dono sulla scrivania del presidente Draghi che poi deciderà come e quando proseguire, perché se aspettiamo le mediazioni di Di Maio a Natale saremo ancora qua a parlare di guerra”. Lo dichiara Matteo Salvini, , in un video su Facebook:: “Il piano di pace di Di Maio è durato un quarto d’ora, ed è stato cestinato dopo un quarto d’ora”.

Io non mi voglio sostituire a nessuno, voglio semplicemente essere utile sulla via della pace. Il governo italiano vuole la pace, vuole il dialogo, crede nella diplomazia, ebbene quelli che lavorano per ricostruire questo ponte, non chiedo medaglie ma quanto meno rispetto… ‘Salvini parla coi russsi..’ e sì, a chi lo devo chiedere il cessate il fuoco? Agli eschimesi? Lo chiedo a chi ha iniziato il conflitto. Salvini è ascoltato? E per fortuna… Salvini otterrà qualche risultato? ….Lo porto in dono sula scrivania del presidente Draghi ….” e prosegue come sopra.

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