Salvini si radicalizza: “Con lo Ius scholae daremmo la cittadinanza alle baby gang”
“Ai ragazzi stranieri a scuola sono già garantiti tutti i diritti”.
Gianvito Pugliese
Per il segretario della Lega lo ‘Ius scholae’ è “una follia”: farebbe ottenere la cittadinanza “a tutti i delinquenti delle baby-gang” mentre “i ragazzi stranieri a scuola vengono già oggi garantiti”.
Lo scrive Matteo Salvini sul Twitter sotto riportato: “L’Italia è già oggi il Paese Ue che concede più cittadinanze. Senza controlli ed esami, daremmo la cittadinanza anche a tutti i delinquenti delle baby-gang straniere che stanno compiendo reati in Italia”.
Il leader leghista, prosegue con altri “cinguettii”, che di armonioso e deliziosamente canoro non hanno assolutamente nulla. E parte col consueto terrorismo psicologico, destinato ai creduloni, molto simile alla propaganda russa, che abbiamo cominciato a conoscere a fondo in questi mesi: “In automatico non sarebbe più espellibile nessun adulto straniero legato ai minorenni con nuova cittadinanza. Ai bimbi e ragazzi stranieri a scuola vengono già oggi garantiti, ovviamente e giustamente, tutti i diritti degli altri studenti…..la cittadinanza è scelta importante che si può e si deve fare al compimento del 18esimo anno di età. Nella legge proposta dalla sinistra, il minore non viene nemmeno ascoltato e suo parere non vale nulla, per lui decide solo un adulto (neanche entrambi i genitori). Una follia”.
Salvini, dunque, è tornato ad aizzare all’odio razziale, additando di fatto tutti i bambini e ragazzi stranieri presenti nelle suole italiane, come affiliati a baby gang. Nulla di più falso: la cronaca nera quotidiana ci dice, impietosamente, che i minori stranieri coinvolti in mega risse sono un’eccezione, mentre la regola è quella di baby gang di italianissimi/e. Salvini ha tentato di ricattare Letta ed il Pd, accusandoli di minacciare la stabilità del governo Draghi con la proposta dello Ius Scolae, ma ha incartato la secca risposta di Enrico Letta, che precisa trattarsi di materia parlamentare non inclusa nel programma di governo, lasciata quindi alla libertà di scelta dei partiti.
Ritorna, allora alla carica, coi quei sistemi già visti che, a dirla tutta, non gli hanno portato bene, se è vero che oggi la Lega Salvini premier è al 14,8%, più che dimezzata rispetto a quel 5 settembre 2019, giorno in cui fece cadere il governo giallo verde…. e mal gliene incolse.
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