Sondaggi politici, intenzioni di voto

Il margine tra i partiti della Meloni e di Letta è diminuito, ma Fratelli d’Italia resta il primo partito

Gianvito Pugliese

l nostro riferimento è la Supermedia dei sondaggi che YouTrend realizza facendo la media delle proiezioni delle maggiori e più autorevoli istituzioni demoscopiche del Paese. Questa settimana: Demopolis, EMG, Noto, Piepoli, SWG e Tecnè.

YouTrend fa il raffronto percentuale a due settimane, come vedete nel grafico, il nostro è ad una settimana. I due confronti non divergono, ma si integrano.

Il posto di Primo partito lo mantiene Fratelli d’Italia con il 22,2 rispetto a 22,4%, di sette gg, fa ed un un -0,2.Il suo distacco dal Pd da 1,4 scende ad 1,1. Tre settimane fa erano alla pari. Ora si conferma in testa.

Secondo il Pd al 21,1 contro il 21,0% con un modesto +0,1 a sette gg. Lo separava dal primo uno 1,4 ora l’1.1. Comunque un margine che non lascia spazio a dubbi.

Terza la Lega che dal 15,6% sale al 15,9. Un +0,3 che lo riposta a due settimane fa . Dista da Fdi 6,3 e dal Pd 5,2.

Quarto il Movimento cinque stelle che dal 13 scende al 12,9. Per il partito di Grillo-Conte un -01. Dista dalla Lega 3 punti.

Quinta Forza Italia che scende da 8,3 ad 8,2 totalizzando un -0.1% con un distacco dal M5S sempre al 4,7.

Sesta la Federazione tra Azione e + Europa che dal 4.5% va al 4,4 un -0,1 a gg. 7.

Settima Italia Viva che resta al 2,5.

Ottava Italexit di Gianluigi Paragone. Dal 2,2 sale al 2,3%, Un modesto +0,1 che la conferma all’ottavo posto.

Nona Sinistra italiana che dal 2,0 scende all’ 1,9 totalizzando un -0,1.

Decimi i Verdi che scendono dal 2,0 all’1,8 con un -0,2%.

Undicesimi Art.1+MDP, appaiati ai verdi che restano all’1,8 in fondo alla classifica.

Le coalizioni. Situazione che rimane confusa e che non tende a chiarirsi. La coalizione di centrodestra dava segnali vaghi di ricompattarsi, ma sempre e solo in funzione delle elezioni locali, dove peraltro sono recentemente volati gli stracci tra una Meloni che cresce ma è sempre più isolata dal tandem Berlusconi-Salvini e rimane nella sua “splendida solitudine”. La crescita del campo largo di Enrico Letta continua ad essere ostacolata da un Conte, ormai in perenne equilibrio precario tra le varie anime dei 5 Stelle. Ora si sono scoperti pacifisti. Strizzano l’occhio alla Lega ed alla Russia di Putin e l’elettorato continua a punirli. Ma non trovano di meglio che seguire questa strada accidentata. Occorrerebbe chiarezza che non si vede all’orizzonte, anche in vista della “legge elettorale”, improcrastinabile ulteriormente.

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