Sondaggi politici, intenzioni di voto

Si confermano i 4 gruppi: I Fratelli d’Italia e PD;: II Lega e Cinque Stelle; III Forza Italia e Azione/+Europa; IV (che comprende 5 partiti) da Italia Viva ad Art.1-MPD con una forbice ridotta a 0,9 (da 2,8 ad 1,9).

Gianvito Pugliese

Il nostro riferimento è la Supermedia dei sondaggi che YouTrend realizza facendo la media delle proiezioni delle maggiori e più autorevoli istituzioni demoscopiche del Paese. Questa settimana: EMG, Euromedia, Noto, SWG e Tecné.

YouTrend fa di solito il raffronto percentuale a due settimane, come vedete nel grafico, mentre il nostro è ad una settimana. I due confronti non divergono, ma si integrano.

Il posto di Primo partito lo mantiene Fratelli d’Italia con il 22,6 rispetto a 22,5%, a gg. 7 ed un un +0,1.

Secondo il Pd fermo al 21,4%. Lo separa dal primo l’1,2%.

Terza la Lega che dal 14,8% va al 14,9. Un +0,1. Dista da Fdi 7,7 e dal Pd 6,5.

Quarto il Movimento cinque stelle che resta fermo al 12,3. Il partito di Grillo-Conte dista dalla Lega 2,6 punti.

Quinta Forza Italia che dal 7,8 va ad 8,0 totalizzando un +0,2% con un distacco dal M5S di 4,3.

Sesta la Federazione tra Azione e + Europa che dal 4.9% va al 4,8 con un -0,1.

Settima Italia Viva che dal 3% scende al 2,8 e segna -0,2.

Ottava Italexit di Gianluigi Paragone. Dal 2,6 scende al 2,4%, Un -0,2 che, comunque, la conferma all’ottavo posto.

Noni i Verdi che dal 2.1 scendono al 2% con un -0,1%.

Decima Sinistra italiana che dall’1,8 va all’1,9 totalizzando un +0,1.

Undicesimi Art.1+MDP, appaiati a Sinistra Italiana che da 1,8 salgono all’1,9. Pure per loro un +0,1

Le coalizioni. Situazione che rimane confusa e che non tende a chiarirsi. La coalizione di centrodestra dava segnali vaghi di ricompattarsi, in funzione delle elezioni locali, ma  volano gli stracci tra una Meloni che cresce ma è sempre più isolata dal tandem Berlusconi-Salvini ed è costretta di fatto a rimanere nella sua “splendida solitudine”, che comunque sembra fruttarle. La crescita del campo largo di Enrico Letta continua ad essere ostacolata da un Conte, il cui equilibrio precario è culminato con la diaspora di Luigi Di Maio seguito da 62 parlamentari. Ed i 5 stelle sopravvissuti si scoprono in sofferenza nella maggioranza Draghi.

Occorrerebbe chiarezza, qualche minaccia alla maggioranza ed al governo, con Mario Draghi che continua a tirar dritto ed a pensare al Pnrr ed ai non pochi problemi del Paese, ancora con una pandemia da domare che, invece, cresce in maniera preoccupante ed una guerra ibrida che minacciano l’economia. La “legge elettorale”, improcrastinabile, dorme i sogni del giusto. Se ne parlerà come al solito in zona Cesarini.

Per seguirci su Facebook mettete il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivetevi al gruppo lavocenews.it. Grazie.