Sondaggi politici, intenzioni di voto
Si riduce a 0.6 la distanza tra Pd e Fdi. Lega a O,1 meno del voto del 2018 e M5S meno 18,4 della stessa elezione (dati Camera )
Gianvito Pugliese
Il nostro riferimento è la Supermedia dei sondaggi che YouTrend effettua facendo la media delle proiezioni delle maggiori e più autorevoli istituzioni demoscopiche del Paese. Questa settimana (Demopolis, EMG, Ispos, Noto, Quorum, SWG e Tecnè).
YouTrend fa il raffronto percentuale a due settimane, come vedere nel grafico, il nostro è ad una settimana. I due confronti si integrano.
Primo partito resta il Pd col 21% ed un -0.1 ad una settimana.
Segue Fratelli d’Italia col 20,4, un costante crescita con un +0,2. Il distacco dal Pd che era di 0,9, si riduce a 0,6.
Terza la Lega col 17,3 ed un -0,2. Il distacco da FdI da 2,7 arriva a 3,1. Cresce anche nei confronti del Pd dai 3,6 si va agli attuali 3,7.
Quarto il Movimento cinque stelle col 14,3 ed un -0,1. Cala leggermente e sembra aver neutralizzato lo tsunami del provvedimento del Trib. di Napoli.
Quinta Forza Italia che dall’8,1% sale a 8,3 segnando un +0,2. Distacco dal M5S scende da 6,3 a 6 tondi.
Sesta la Federazione tra Azione e + Europa che dal 4,3% scende al 4,2 con un -0,1, Un congresso che non ha dato crescita, anzi.
Settima Italia Viva col 2,9% ed un -0,1.
Ottavi i Verdi fermi al 2,4,
Nona Sinistra italiana con il 2,2 ed un +0,1
Decimo Art.1+MDP con l’1,7% ed un +0,1.
Le coalizioni. Nulla di significativo nella settimana
Il Centrodestra: (Fdi+Lega+FI), che alla prova del Colle è imploso ed ha perso Fratelli d’italia e resta al 25,6% (Lega + FI), mentre si registra la crescita di FdI, che vanno al 20,4. Sommati gli ex della triplice alleanza sarebbero al 46. Al momento però la divisione continua ad essere netta e non sembra sanabile, perlomeno a breve.
Centrosinistra: (PD+M5s+Sinistra +Azione/+Europa +Verdi e +Italia Viva, che si è riavvicinata al Pd) salito al 48,7% ora deve ricontarsi. Un far di conto assai più difficile che nel centrodestra. PD e M5S resterebbero con Sinistra e Art.1 mettendo insieme un 39,2, come la scorsa settimana,
Centro; la maggior parte dei cespugli di destra potrebbero confluirvi. mentre da sinistra potrebbero aderire Azione/+Europa e Italia Viva pari ad un 7,1. Quanto ai verdi col 2,4%, non sappiamo se di uniranno al centro o resteranno nel centrosinistra ed un centro che andasse dall’7,0 al 9,5% non è detto che non attragga Berlusconi, che con il suo 8,3% sarebbe il primus inter pares, ruolo che al leader di FI piace a dismisura. Tutto da vedere. in futuro.
Carte ancora tutte coperte e giochi tutti ancora da fare, mentre si approssima la legge elettorale in vista delle politiche della primavera 2023, cosa che è stata confermata in un‘intervista, rilasciataci, in esclusiva, da Giuseppe Brescia, Presidente della I Commissione, affari costituzionali, della Camera dei Deputati.
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