Sondaggi politici, intenzioni di voto
Risultati dalla Supermedia di YouTrend
Gianvito Pugliese
I numeri tra parentesi indicano le differenze percentuali in aumento o diminuzione a distanza di una settimana. Il sondaggio originale di YouTube indica gli scostamenti a due settimane.
Dati del 14 luglio 2023.
Supermedia liste
- FdI 28,6 (-0,5)
- PD 20,3 (+0,1)
- M5S 15,9 (+0,2)
- Lega 9,4 (+0,6)
- Forza Italia 7,5 (-0,3)
- Azione 3,8 (+0,2)
- Verdi/Sinistra 3,1 (=)
- Italia Viva 3,0 (=)
- +Europa 2,4 (+0,3)
- Italexit 1,9 (+0,1)
- Unione Popolare 1,7 (+0,2)
- Noi Moderati 0,8 (-0,1)
Supermedia coalizioni 2023
- Centrodestra 46,3 (-0,3)
- Centrosinistra 25,8 (+0,4)
- M5S 15,9 (+0,2)
- Terzo Polo 6,8 (+0,2)
- Italexit 1,9 (+0,1)
- Altri 3,3 (-0,6)
Sintesi dei dati.
I sondaggi considerati sono stati realizzati dagli istituti: Demopolis (data di pubblicazione: 4 luglio), Euromedia (12 luglio), Quorum (10 luglio), SWG (3 e 10 luglio) e Tecnè (1° e 8 luglio).
Tra i risultati positivi, ad una settimana, si nota la crescita esponenziale della Lega (0,6). Seguono +Europa (0,3), M5S, Azione ed Unione Popolare, tutti e tre dello 0,2 – PD ed Italexit, entrambi dello 0,1. Calano vistosamente Fratelli d’Italia (0,5), seguono Forza Italia dello 0,3%, e Noi Moderati dello 0,1. I partiti minori calano di un vistosissimo 0,6%.
Quanto alle coalizioni il Centrodestra scende al 46,3 ed il Centrosinistra al 25,8. Diminuisce la distanza (20,5) tra i due principali poli. Il dato del Cs sommato ai pentastellati ed ai centristi del Terzo Polo (l’ipotetico campo largo a cui lavora la Schlein), significherebbe oggi il 48,5. Il destra-centro, quindi, nei sondaggi sarebbe sotto alla somma delle tre maggiori opposizioni del 2,2%, mentre il totale delle opposizioni. attualmente al 53,7 porta la maggioranza sotto del 7,4%.
Una seria analisi non può esimersi da osservare che se l’alleanza di maggioranza, ovvero di destra centro (che questa settimana vede gli unici tre, su quattro partiti, in calo) per quanto divisa su principi e provvedimenti, trova il suo collante estremamente solido sul provare a mantenere il potere, riunire in coalizione Pd e gli altri due soggetti -M5S e Terzo polo- comincia ad apparire se non una vera “mission impossible”, comunque irta di difficoltà e complicazioni. Vero anche che gli esiti delle amministrative, negativi per le opposizioni, unitamente al crollo dei due partiti del Terzo Polo, nonchè al calo di consenso della maggioranza a favore dell’opposizione, dovrebbe indurre tutti a più miti consigli ed a decisioni sagge. Resta difficile, comunque, trovare punti d’accordo stabili tra Pd e M5S, su cui costruire la coalizione di centrosinistra allargato. Tralasciando il fenomeno Schlein, Continua tuttavia a regnare il caos in una opposizione che non riesce a compattarsi realmente e regala il governo, su un piatto d’argento alla destra, ma cosa assai peggiore per il Paese senza alcun serio controllo esercitato da una opposizione poco incisiva, proprio perchè frammentata. Con la sola eccezione della Lega il governo comincia a dare segni di scontento nell’elettotato con perdita di consensi progressiva- Segno inequivocabile di un elettorato, decimato dall’assenteismo, che inizia ad essere meno influenzabile dalla presentazione mediatica degli eventi. In sostanza fatti, più ininfluenti, messaggi meno decisivi.
Dicevano del fenomeno Schlein, sul quale mi ripeterò: sbaglierò ma sono convinto che la Schlein rappresenti o venga semplicemente percepita attualmente come l’unico serio pericolo per una destra ed i media suoi sostenitori. Oltre che per essere l’unica novità di rilievo nel panorama politico italiano, piuttosto stantio, non sembra per natura disponibile a compromessi al ribasso con il Governo di destra. Piaccia o no, Conte sembra essere stato molto addolcito da nomine governative che hanno sopravvalutato il M5S e sia Renzi che Calenda non hanno fatto recentemente mistero di voler dialogare “costruttivamente” con la Meloni (vedi da ultimo il sostegno alla riforma della giustizia). Hanno cambiato idea? Capita spesso di recente
Pochissimi gli scossoni significativi anche se sia Fdi che Forza Italia in due settimane perdono parecchio, come pure Noi Moderati.
Considerazioni sull’astensione del corpo elettorale.
Per i dati mi riporto alle considerazioni svolte sui precedenti sondaggi.
Ripeto, convintamente, che la Politica dovrebbe tremare a fronte di questi dati, ma la politica li ignora e pensa solo a gestire il potere. D’altronde, più cresce l’astensione, più cresce la forza delle truppe cammellate e dei grandi elettori (tra cui i rappresentanti di categorie). E tanto sembra star bene a tutti, almeno finché dura la pacchia. Altro che finita… Le liti in piazza e gli accordi sottomano prolificano. E tanto credo che, legittimamente, disgusti l’elettorato oltre ogni misura.
Ormai l’elettorato del nostro Paese risponde agli scandali quotidiani passivamente, quasi assuefatto e rassegnato, ma le intenzioni di voto sembrano risentire di troppe prese in giro seriamente. Ovviamente si tratta di segnali non troppo consistenti , Continuano a contano zero i fatti e, al momento, ancora molto la propaganda, che ormai può essere definita “di regime”. La Rai si prepara ad essere la fotocopia brutta di Mediaset. Il voto alle regionali a Bergamo, parla per tutti: “le colonne interminabili di camion militari, cariche di cadaveri da cremare, passate nel dimenticatoio“. Della serie: “Chi muore tace e chi vive si da pace“.
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