Sondaggi politici, intenzioni di voto

Risultati dalla Supermedia di YouTrend

Gianvito Pugliese

I numeri tra parentesi indicano le differenze percentuali in aumento o diminuzione a distanza di una settimana. Il sondaggio originale di YouTube indica gli scostamenti a due settimane.

Dati del 27 luglio 2023.

Supermedia liste

  • FdI 28,7 (-0,1)
  • PD 20,0 (-0,1)
  • M5S 15,9 (+0,1)
  • Lega 9,2 (-0,2)
  • Forza Italia 7,6 (=)
  • Azione 3,7 (=)
  • Verdi/Sinistra 3,1 (-0,1)
  • Italia Viva 3,0 (=)
  • +Europa 2,3 (-0,1)
  • Italexit 1,9 (=)
  • Unione Popolare 1,7 (=)
  • Noi Moderati 0,9 (+0,2)

Supermedia coalizioni 2023

  • Centrodestra 46,4 (-0,1)
  • Centrosinistra 25,4 (-0,3)
  • M5S 15,9 (+0,1)
  • Terzo Polo 6,7 (=)
  • Italexit 1,9 (=)
  • Altri 3,7 (+0,3)

Sintesi dei dati.

I sondaggi considerati sono stati realizzati dagli istituti: Euromedia (data di pubblicazione: 21 luglio), Noto (23 luglio), Quorum (24 luglio), SWG (17 e 24 luglio) e Tecnè (15 e 22 luglio). .

Tra i risultati positivi, ad una settimana, si nota la crescita dei Partiti Minori/Altri (0,3). Seguono Noi Moderati (0,2) e M5S (0,1). Cala la Lega dello 0,2%, seguono FdI, PD, Verdi/Sinistra e +Europa tutti e quattro dello 0,1. Confermano la percentuale della settimana precedente Forza Italia, Azione, Italia Viva, Italexit e Unione Popolare.

Quanto alle coalizioni il Centrodestra scende al 46,4 ed il Centrosinistra cala al 25,4 (YouTrend gli attribuisce un decimale in più, evidentemente per effetto della somma dei centesimi). Aumenta la distanza (21,0) tra i due principali poli. Il dato del Cs sommato ai pentastellati ed ai centristi del Terzo Polo (l’ipotetico campo largo a cui lavora principalmente la Schlein), significherebbe oggi il 48,0. Il destra-centro, quindi, nei sondaggi sarebbe sotto alla somma delle tre maggiori opposizioni dell’1,6%, mentre il totale delle opposizioni, attualmente al 53,6 porta la maggioranza sotto del 7,2%.

Una seria analisi osservare che l’alleanza di maggioranza, ovvero di destra centro, per quanto divisa su principi e provvedimenti, trova il collante nel desiderio di mantenere il potere. Diversamente l’alleanza tra Pd e gli altri due soggetti -M5S e Terzo polo- appare ancora irta di difficoltà e complicazioni. Il buon senso ed i risultati elettorali e dei sondaggi dovrebbero indurre tutti a più miti consigli. Ma la coalizione di centrosinistra allargato appare ancora una chimera. L’opposizione, non riesce ad essere compatta, e dopo aver regalato il governo, su un piatto d’argento alla destra, oggi non esercita alcun serio controllo essendo poco incisiva, proprio perché frammentata. Il minore consenso alla maggioranza, pur limitato rispetto alle recenti perdite significative, comincia a rendere evidenti segni di scontento nell’elettorato. Segno inequivocabile di un corpo elettorale, già decimato dall’assenteismo, che inizia ad essere meno affabulato dalla presentazione mediatica degli eventi. In sostanza fatti, appena più influenti, messaggi meno, il che da un barlume di speranza sulla maturazione nel Paese del corpo elettorale.

Comunque, dopo qualche scossone nelle settimane precedenti in questa . come nella precedente i dati rendono sostanzialmente l’idea di un quadro stagnante.

Considerazioni sull’astensione del corpo elettorale.

Per i dati mi riporto alle considerazioni svolte sui precedenti sondaggi.

Ripeto, convintamente, che la Politica dovrebbe tremare a fronte di questi dati, ma la politica li ignora e pensa solo a gestire il potere. D’altronde, più cresce l’astensione, più cresce la forza delle truppe cammellate e dei grandi elettori (tra cui i rappresentanti di categorie). E tanto sembra star bene a tutti, almeno finché dura la pacchia. Altro che finita… Le liti in piazza e gli accordi sottomano prolificano. E tanto credo che, legittimamente, disgusti l’elettorato oltre ogni misura.

Ormai l’elettorato del nostro Paese risponde agli scandali quotidiani, che abbondano, passivamente, quasi assuefatto e rassegnato, ma le intenzioni di voto sembrano ultimamente risentire di troppe prese in giro reiterate. Si tratta, purtroppo, ancora di segnali non troppo consistenti e poco minacciosi.

Il voto alle regionali a Bergamo, parla per tutti dell’elettore medio italiano: “Le colonne interminabili di camion militari, cariche di cadaveri da cremare, passate nel dimenticatoio“. Della serie: “Chi muore tace e chi vive si da pace“.

Per seguirci su Facebook mettete il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivetevi al gruppo lavocenews.it. Le email del quotidiano: direttore@lavocenews.it  info@lavocenews.it. Grazie.