Taiwan: William Lai trionfa nelle elezioni presidenziali, la Cina ingoia amaro
La vittoria di Wiliam Lai (Lai Ching-te, il “piantagrane” taiwanese) mette in discussione l’equilibrio regionale mentre la Cina osserva con preoccupazione
La Redazione
Le elezioni presidenziali a Taiwan hanno visto trionfare il vicepresidente in carica, Lai Ching-te, noto anche come William Lai, con oltre cinque milioni di voti, rappresentando oltre il 40% delle preferenze, secondo quanto riportato dal South China Morning Post. Questo risultato è stato celebrato da Lai come una dimostrazione del forte impegno del popolo taiwanese per la democrazia. “Questa sera abbiamo dimostrato al mondo quanto Taiwan abbia a cuore la sua democrazia“, ha dichiarato il neoeletto presidente ai suoi sostenitori.
Il suo rivale, Hou Yu-ih, candidato filo-cinese del Kuomintang (Kmt), ha riconosciuto la sconfitta, aprendo la strada a un cambio significativo nella leadership taiwanese. Anche il terzo candidato, Ko Wen-je, si è congratulato con Lai per la vittoria. Con 19,3 milioni di elettori che si sono recati alle urne, l’esito di queste elezioni avrà un impatto significativo sulla stabilità regionale e globale, in un contesto di crescente competizione tra Cina e Stati Uniti.
La Cina ha guardato con occhio critico a Lai Ching-te, definendolo un “grave pericolo” a causa delle sue posizioni indipendentiste. Tuttavia, Lai ha sottolineato che non c’è alcuna volontà di proclamare formalmente l’indipendenza, ma piuttosto un obiettivo di rafforzare la difesa militare di Taiwan per evitare un’invasione cinese.
Le elezioni a Taiwan hanno attirato l’attenzione anche oltre i confini, con il Great Firewall cinese che ha censurato il dibattito sui social media riguardo al voto a Taipei. Il Great Firewall of China (GFW), letteralmente “grande cannone cinese” è stato voluto dal governo di Pechino nel 1998 per controllare Internet. Si stima che a settembre 2018, nella Cina continentale, circa 10.000 siti web siano stati bloccati Nel frattempo, il ministero della Difesa di Taipei ha riferito di una presenza significativa di jet e navi militari cinesi intorno all’isola, evidenziando la delicatezza della situazione.
La vittoria di Lai Ching-te apre una nuova fase nelle relazioni tra Taiwan, la Cina e gli Stati Uniti, con conseguenze che potrebbero alterare l’equilibrio geopolitico della regione. Il risultato delle elezioni è ora al centro dell’attenzione internazionale, mentre il mondo si chiede come questa dinamica politica influenzerà gli equilibri globali.
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