Un Cdm va ed uno viene.
Grossa accelerazione nell’attività di governo. Ieri approvato il decreto su sicurezza e immigrazione che riscrive i decreti Salvini ed una nota di aggiornamento al Def
Ieri, in Consiglio dei Ministri approvato il decreto su sicurezza e immigrazione che riscrive i decreti Salvini ed una nota di aggiornamento al Def.
Le nuove norme sulla sicurezza, superano le multe milionarie alle ong e riformano il sistema dell’accoglienza introducendo il regime di protezione speciale. Il dl è stato approvato dopo neanche un’ora dall’inizio del Consiglio. Su proposta del Ministro Buonafede, introdotto nel dl sicurezza il reato con pene da 1 a 4 anni per chi per chi introduce in carcere un cellulare per un detenuto. Elevate, altresì, le pene per chi agevola il detenuto al 41bis nelle comunicazioni con l’esterno con aggiunta di aggravanti specifiche. Si fa finalmente qualcosa di serio.
Per questa sera o al massimo domani, in un nuovo Cdm dovrebbe essere approvata la proroga dello stato di emergenza, che scade il 15 ottobre. Dovrebbe quindi essere firmato il nuovo Dpcm con le misure restrittive anti-Covid. Ma Palazzo Chigi fa sapere che che “non c’è nessuna intenzione da parte del governo di chiudere ristoranti, bar e locali come si legge su alcune testate, né di anticiparne l’orario di chiusura introducendo di fatto un coprifuoco“. Per ora viene recepito a livello nazionale quanto già entrato in vigore in molte regioni, e cioè l’obbligo della mascherina all’aperto. In poche parole aumentare le cautele individuali per non vedersi costretti a nuovi lockdown, mortali per l’economia. I Dpcm dovrebbe essere della durata di trenta giorni e, quindi, aggiornato tempestivamente. Lucia Azzolina ha dato i dati, confortanti, di diffusione del virus a seguito della riapertura delle scuole. Qualche contagio soprattutto all’uscita della scuola. La Ministra dei Trasporti De Micheli ha dichiarato di non ritenere necessario al momento modifiche nei trasporti.
Sono attese prossimamente sostanziali modifiche fiscali con riduzioni sensibili della tassazione per chi rientra nella fascia di reddito dei 40mila euro annui. Lo confermano Conte e Gualtieri.
Sembra superato lo stallo delle elezioni. Terminati i ballottaggi, si riparte finalmente alla giusta velocità che il Paese auspica e chiede a gran voce.
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