Dai social
“Ci avete abbandonato ad una fine certa”.
Cinzia Montedoro
Duro sfogo dell’imprenditore molfettese Roberto Maggialetti, titolare del Df Disco di Bisceglie: in una lettera pubblicata sui social, rivolta al presidente del consiglio Conte, affermazioni che criticano la situazione di un settore , come quello del divertimento, oramai messo alle strette dagli effetti del lockdown e dalle nuove restrizioni.
“Caro” Presidente Conte, oramai sono passati più di due mesi da quel 16 agosto quando con un dpcm annunciaste l’immediata chiusura delle discoteche in Italia, come se il covid albergasse esclusivamente nelle nostre attività, dopo solo poco più di un mese da quando avevamo potuto riaprire dal lockdown di Marzo . Contestualmente annunciaste anche che avreste messo in campo degli aiuti affinché le aziende occupate in quel settore potessero continuare a sopravvivere. Beh come tante belle parole che avete speso in questi mesi, non si è visto un centesimo, perché in Italia prima si chiudono le aziende poi si pensa alla fine che potrebbero fare .
La cosa più brutta è quella che per voi siamo considerati “ I SACRIFICABILI”. Come se le nostre aziende non fossero formate da tante person , non avessimo dei dipendenti da pagare, dei fornitori, tasse, investimenti ecc. Sfortunatamente noi non abbiamo la fortuna di avere uno stipendio sicuro a fine mese come lo avete vo , anzi la nostra preoccupazione è quella di pagare gli stipendi ai nostri collaboratori.
Immaginate per un attimo se un bel giorno vi svegliaste e qualcuno vi dicesse … beh da domani non puoi più lavorare , senza sapere quando poter ricominciare. In questo momento la cosa più brutta è non sapere che fine sarà di noi. Ci sono già tante aziende nel nostro settore che hanno chiuso e che non riapriranno più . Se dovesse perdurare questo stato di crisi, tra qualche mese assisteremo alla scomparsa delle nostro settore con un danno enorme a livello occupazionale e turistico .
Si turistico perché ci sono nazioni in Europa , vedi la Spagna che considerano il nostro settore strategico e trainante per il ritorno turistico, vedi grandi festival oppure rassegne con ospiti internazionali, capaci di attirare migliaia di giovani da tutte le parti. Mesi fa avevamo anche avanzato delle proposte affinché le nostre attività diventassero dei presidi sicuri per il controllo del virus, tramite i test rapidi da effettuare a tutti i clienti ed in più l’obbligatorietà dell’app “immuni” per controllare in toto i frequentatori. Non per ultimi avete anche bloccato il comparto del Wedding mettendo il limite dei 30 invitati.
Poi spiegatemi la differenza tra un banchetto con max 30 invitati ed un teatro dove possono entrare 200 persone, per non parlare di quello che avviene quotidianamente nelle città, nei centri commerciali, sui mezzi pubblici ecc . Ma il problema era LA DISCOTECA che ad oggi è l’unica attività in Italia “CHIUSA”. La cosa più brutta oggi è di sentirsi inermi senza poter far nulla non per il proprio volere, ma per quello del governo. Oggi ci sentiamo come se non fossimo neanche italiani, in quanto completamente snobbati da questo govern . Probabilmente se destinassimo le nostre strutture a centri di accoglienza per migranti, allora si ricorderebbero di noi, tanto oramai non sappiamo più che farne delle nostre attività”.
Firmato: Roberto Maggialetti un imprenditore italiano Incazzato con tanti sogni ancora da realizzare, che ama ancora la sua terra, CHE NON SI ARRENDE !!
N.B. Pubblichiamo per dovere di cronaca e per l’impegno a dar voce a chi non ce l’ha o crede di non averla. Pubblicare, non vuol dire che condividiamo in toto le affermazioni dell’autore, che merita certamente però considerazione, risposte e qualche certezza, anche se di certezze ce ne sono poche per tutti. Un marinaio direbbe che si sta navigando a vista, senza né bussola, né carte nautiche, ed il mare volge direttamente verso la tempesta. La Redazione
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