Ottimismo (moderato) sulla ripresa del campionato di calcio
Distinguo e perplessità sembrano sempre più sullo sfondo e la Serie A è più vicina ad una possibile ripartenza
Vito Longo
Ammettiamolo: a tutti gli appassionati di calcio manca la Serie A. Il pallone che rotola sui campi di tutto lo stivale accompagna da decenni i weekend di molti milioni di italiani. Anche il calcio, però, come il resto d’Italia, è stato costretto ad andare in quarantena per più di due mesi. Dal 4 maggio sono intanto ripresi gli allenamenti individuali. Da oggi (martedì 19 maggio, n.d.r.), sarebbe dovuta tornare la possibilità di svolgere anche allenamenti collettivi, fondamentale per le squadre che si preparano ad una possibile ripresa del campionato.
Per ora il calcio è ripartito solo in Germania. Si è da poco concluso il primo turno di Bundesliga post-lockdown, equivalente alla giornata numero 26. Altri campionati, invece, quali quello scozzese, belga, francese ed olandese, hanno già scelto di chiudere, chi assegnando il titolo nazionale e chi no.
E il resto d’Europa? In Portogallo, la Primeira Liga dovrebbe ripartire agli inizi di giugno. In Spagna ed Inghilterra, invece, sembrano propensi a ripartire verso la fine del mese di giugno con l’augurio, di tutti, che ciò avvenga con una situazione di contagi quasi del tutto normalizzata.
E in Italia?
Fin dal primo momento, gli addetti ai lavori erano convinti che si sarebbe potuti ripartire in massima sicurezza. A fare da contraltare a questa sicurezza c’è stata la politica, nella persona del ministro dedicato, Vincenzo Spadafora, affiancata dal Comitato Tecnico Scientifico, che ha sempre richiesto e quasi preteso prudenza. Dopo diversi tentativi di mediazione, pare che si sia infine arrivati ad una svolta positiva. E così la Federcalcio si è adeguata all’ultimo D.P.C.M., che prevede la sospensione fino al 14 giugno di eventi e competizioni sportive di ogni ordine e disciplina. Allo stato attuale delle cose, quindi, il campionato di calcio non potrà ricominciare prima del 15 giugno. In ogni caso non è da escludere che il Governo possa cambiare il proprio orientamento, soprattutto se la situazione dei contagi dovesse mantenersi sotto controllo.
Il punto dirimente della questione resta sempre lo stesso: la validazione del protocollo per gli allenamenti collettivi, sottoposto al vaglio del CTS che dovrebbe esprimersi proprio in giornata. Fra le varie previsioni, rientrano le sedute senza distanziamento minimo fra i calciatori e l’isolamento in ritiro per la squadra che dovesse avere un giocatore positivo al Covid-19, con possibilità di continuare comunque il lavoro sul campo. Una eventuale bocciatura renderebbe molto meno agevole la strada per la ripresa. Senza ancora approvazione del protocollo, intanto, si continua con gli allenamenti individuali.
Anche il ministro Spadafora si è oggi detto ottimista sulla possibilità che il campionato possa riprendere, dichiarando, tra le altre cose, che l’auspicio non è quello di far semplicemente ripartire il campionato, ma di mandarlo a conclusione.
Vedremo, quindi, già nelle prossime ore, quale potrà essere il futuro del calcio in Italia. E intanto anche l’UEFA, massimo organismo del calcio europeo, attende fiduciosa che i campionati possano riprendere in sicurezza, così da poter concludere anche le due principali coppe. Juve e Napoli sono in piena corsa per centrare la qualificazione ai quarti di finale, dove è già approdata l’Atalanta, di Champions League. Inter e Roma, invece, sono attese da una doppia sfida Italia-Spagna per guadagnarsi il pass per i quarti di Europa League.
Il futuro della stagione 2019-2020 potrebbe, dunque, decidersi tutto nelle prossime ore.
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