Donne e Uomini di Puglia

Storie e curiosità dei figli della nostra amata regione. Nella foto di copertina il lungomare della città di Bari

Maria Catalano Fiore e Cinzia Montedoro

La storia è testimone dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita, nunzia dell’antichità”.

 (Marco Tullio Cicerone)

Questa settimana care lettrici e lettori de lavocenews.it  vorremmo farvi fare un salto nella storia, un viaggio nel tempo attraverso il racconto della vita di due grandi personalità pugliesi:  Wanda Bruschi e Canio Musacchio. Buona lettura.

Wanda BruschiIn arte “Medusa”

Dobbiamo essere sinceri: di vie dedicate a nomi di personaggi femminili famosi ce sono ben pochi, la toponomastica purtroppo, tranne in alcuni casi come quello che stiamo per presentarvi, è dedicata o a Santi. Madonne o a Martiri, e ci perdoni il buon Dio ma. senza nulla togliere a Santi ed affini. sarebbe bello ampliare la vasta gamma di nomi -antitutto femminili- che hanno segnato la nostra storia.

Tra le vie di Bari possiamo incontrare una strada  che celebra la figura barese di Wanda Bruschi-Gorjux (1988-1976). Figlia secondogenita di Ernesto, professore di storia e geografia, e di Elisabetta Cesari, fu giornalista, intellettuale, delegata regionale per l’Opera Maternità e Infanzia “Donna Wanda”. Amava firmare i suoi articoli con diversi pseudonimi, tra i quali: “Madam Récamier” o “Spettatore” o anche  “Medusa”. La firma mutava in base all’argomento trattato. Spaziò dalla letteratura, alla filosofia, alle recensioni di spettacoli teatrali. Editorialista e firma ricorrente sulla terza pagina del “Corriere delle Puglie”, quindi della “Gazzetta del Mezzogiorno”.

Wanda Bruschi-Gorjux

La figura di Donna Wanda è di certo quella di una donna molto progressista rispetto all’epoca. Il pensiero comune era quella di considerare la donna come ‘fattrice di prole’, una figura da relegare solo al ruolo di madre e casalinga.  Donna Wanda non rientrava in questo stereotipo dell’epoca. Ottenuta la laurea presso la facoltà di Magistero in Roma, iniziò, per passione  a pubblicare vari articoli su periodici femminili, nel 1911 sposò Raffaele Gorjux il quale lavorava presso il Corriere delle Puglie. Fu una militante di spicco dell’ala femminile del Partito fascista, difatti. nel 1922  a Donna Wanda  venne affidato dallo stesso Mussolini l’incarico di Fiduciaria Femminile delle Fasciste romane. I suoi affetti, i figli sono a Bari e quando Mussolini chiama gli italiani alla guerra, Donna Wanda torna a casa.

Nel 1931 il suo impegno quale delegata regionale nell’Opera Maternità e Infanzia, le valse una medaglia d’oro grazie anche all’attenzione ai problemi della condizione femminile alle famiglie, alla disoccupazione, agli alloggi, alle case economiche per contadini e braccianti.

Nel 1945 fu processata dalla Commissione di epurazione, dopo la caduta del fascismo. La commissione di epurazione fu un organo istituito con la finalità di rimuovere dai loro incarichi le persone più coinvolte con il passato regime. Donna Wanda fu, quindi, condannata a due anni di confino da scontarsi ad Agropoli, un paese della Campania. Ne sconterà solo otto mesi. Il 29 giugno 1976 si spense nella sua città, Bari. (CM)  

Canio Musacchio

Canio Musacchio, Fondatore della Federazione Socialista Pugliese e della Camera del Lavoro, poi Camera di Commercio di Bari. (Gravina1866-1909)

Mi scuso se sembrerò di parte, ma cercherò di essere, come storica più obbiettiva possibile. Di parte perchè, mia madre Maddalena Musacchio è una discendente di Canio Musacchio, cugino di suo nonno Michele.

La famiglia Musacchio, ha comprovate origini balcaniche e nobili. Documenti ed atti notarili attestano una presenza di un Andrea Musacchio, ministro plenipotenziario alla corte di Giovanni IV Plantageneto a Costantinopoli, poi spostatosi con la famiglia nei suoi possedimenti in area costiera balcanica, quindi, dopo la caduta definitiva dell’Impero d’Oriente, a Venezia ecc….una lunga storia, piuttosto avvincente.

Dopo Venezia i Musacchio si alleano, per ragioni di commercio e titoli con la corte napoletana degli Spagnoli, prima, Borboni dopo. A Napoli occupano posti importanti nell’aristocrazia e nel governo, ma alla caduta del Regno di Napoli, li ritroviamo già erranti. Hanno monetizzato quanto possibile, molte delle proprietà balcaniche erano già state vendute alle Repubblica veneta, tra cui l’isola di Korciula, ex Zante, dove Ugo Foscolo, era nato mentre ne avevano ancora la proprietà.

Da scaltri imprenditori e abbastanza numerosi come famiglia, i fratelli, optarono per acquistare dei terreni, poco conosciuti, ma notevolmente produttivi tra Basilicata e Puglia, suddividendosi in vari clan e vari Comuni, Vaglio Basilicata, Palazzo San Gervasio, Genzano e Gravina in Puglia. Insomma diventano dei latifondisti oculati.

Proprio a Gravina nasce Canio, nome tipico della Lucania (San Canio è il protettore della ricca e florida città di Acerenza). Come la maggior parte dei Musacchio viene istradato subito agli studi, gli studi primari e ginnasiali a Gravina, quelli liceali ad Altamura, poi a Roma dove si laurea a pieni voti in Giurisprudenza.

Una rara foto di Canio Musacchio, proprietà di famiglia

Le nuove conoscenze e contesto storico, abbastanza ingarbugliato, della Nascente Nazione Italiana, sotto l’ala dei Savoia, lo spingono sempre più verso la dottrina socialista. Rientrato a Gravina, fonda la prima sezione del PSI, subito dopo allargata ad altri paesi della Puglia e della Basilicata. Nel settembre 1897 partecipa, quale rappresentante di Puglia e Basilicata al V Congresso Nazionale del PSI a Bologna. Qui conquista visibilità e credito con un discorso rimasto memorabile negli annali del PSI: ” Vengo dalla Puglia, terra sitibonda di acqua e di giustizia…..” Nel successivo Congresso Nazionale, del 1901, sempre a Bologna, viene eletto come Unico Rappresentante dei lavoratori agricoli pugliesi.

Sui suoi terreni applicava le nuove normative idealistiche socialiste e molto anarchiche, estendendole anche a latifondi limitrofi ecc… cercava, in tutti i modi di migliorare le condizioni degli agricoltori locali e non, opponendosi agli antichi privilegi che i proprietari terrieri avevano conservato, nonostante il cambio drastico di Governo dai Borboni ai Savoia, un retaggio medioevale che cercavano di mantenere ad oltranza.

Tutto questo attivismo lo spinge a Fondare e diventare Segretario, lui stesso della Camera del Lavoro di Bari nel 1902. Sempre in quell’anno fu eletto primo sindaco in una lista popolare nella città di Gravina.

La sua Attività politica e sindacale viene, ovviamente, particolarmente osteggiata, viene denunciato e processato per più di 40 volte!ed è costretto a subire anche periodi di carcere duro a Bari ed a Trani. Tutto questo lo debilita al punto tale da morire, nel 1909, a soli 43 anni.

I suoi meriti saranno ricordati, dopo la sua morte, anche dai suoi detrattori, e da biografi e giornalisti che lo classificano come”ottima mente direttiva”. Su di lui numerosi scritti e Tesi di Laurea. Purtroppo non lascia eredi diretti anche per proseguire la sua attività.

Monumento dedicato a canio Musacchio nella piazza di Gravina

Una delle vie principali, nonchè la Piazza principale di Gravina è a lui dedicata, anche con un monumento. Una strada importante anche nella vicina Irsina.

Oltre a seguire da tempo studi sulle origini della mia famiglia, ringrazio lo studioso gravinese Giuseppe Massari per le notizie fornite nella sua pubblicazione ” Figli illustri gravinesi, Medaglioni di Storia nel segno della memoria. 2017 (pag. 47-49) (MCF)

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