L’Auto come opera d’Arte
Il Guggenheim Museum di Bilbao, in Spagna (in copertina), espone un sorprendente percorso nella storia del progresso: le auto.
Maria Catalano Fiore
Si sta svolgendo al Guggenheim di Bilbao una mostra, di Auto d’epoca e non, semplicemente favolosa sia per gli appassionati che per i comuni mortali. Trentotto auto tra il raro e il rarissimo. Ognuna la migliore per il suo tempo.
Il progetto espositivo ideato da Lord Norman Foster sarà in allestimento sino al 18 settembre. Cinque differenti percorsi per indicare l’essenza della automobile attraverso tutte le discipline della creatività e dell’Arte. E’ logico che per inventare un’automobile, occorra un motore, ma non solo, occorre un involucro e delle carrozzerie che spesso con le loro forme sinuose diventano vere opere d’arte. Questo sin dal principio: la macchina doveva essere ella stessa un simbolo di bellezza.
Forse è anche il momento economico per rivedere un attimo la posizione della macchina nella società dopo il brusco calo di vendite degli ultimi tempi.
E’ indubbio che l’auto bella, firmata, particolare, sia appannaggio della categoria dei ricchi, mentre le berlina siano appannaggio del proletariato, ma la vendita anche di queste scende, il costo del carburante sale, la pandemia permette ad uno o più componenti della famiglia di lavorare da casa, quindi si elimina la macchina più vecchia o la più costosa da gestire.
Anche se l’Auto è da sempre un simbolo di libertà, anche di investimento e di un vero oggetto d’arte. L’auto ha caratterizzato già dai primi anni l’evoluzione di tutto un secolo, è movimento tra pittura, scultura, design architettura, fotografia, cinema, moda, l’auto non è solo tecnologia ma espressione di una cultura.
Si chiama “Stile”: italiano, francese, americano, tedesco…. Stupende in questa mostra le varie auto circondate da dipinti, disegni progetti, video e manifesti in una esaltazione del “Divertimento”, ma, per quanto entusiasmante, è anche inevitabile fare un confronto tra le eleganti auto degli anni 20 e le attuali…..e se pensiamo a quanto è successo dopo e che stiamo sfiorando quel baratro….
Comunque queste auto sono un capolavoro, ben 38 automobili grandiose, ognuna la migliore nel suo tempo per la bellezza, rarità, visione, oltre allo straordinario progresso scientifico, l’evolversi della bellezza delle carrozzerie, in sostanza il genio umano dietro queste opere d’arte.
Ad esempio una Bugatti Type 57 Atlantic, dei pochi esemplari realizzati ne restano solo 3, ed altro un secolo che passa in un secondo.
E vi si incrociano anche i dipinti di Ed Ruscha e le serigrafie di Andy Warhol, le foto di Man Ray, i Brancusi e i Boccioni, i Balla e i Christo.
Quello che è certo è che l’auto sia berlina che sportiva, cambia notevolmente la nostra vita, e la cambieranno ancora per molto.
L’ultima sezione, dedicata al Futuro, ci propone una nuova urbanità e mobilità. Certamente come hanno affermato in molti, la mostra più ambiziosa mai affrontata dal Guggenheim di Bilbao.
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