Coronavirus: aggiornamento del 3/4/2020
Il consueto aggiornamento nazionale del tardo pomeriggio basato esclusivamente su dati ufficiali della Protezione civile. Integrato da mappe sulle regioni italiane e le province di Puglia e Basilicata, nonchè da dati analitici regionali a cura del Ministero della Salute. Ribadisco la raccomandazione a lettrici e lettori di essere prudenti ed attenersi alle raccomandazioni dei medici. Soprattutto non fidarsi di comunicazioni non professionali o, peggio, strumentali intese a diffondere panico o fake news. Per fare la Vostra parte dovete stare il più possibile in casa, protetti dal contagio.
Gianvito Pugliese
Ad oggi, salvo errori ed omissioni, dai dati ufficiali forniti in conferenza stampa dalla Protezione civile, 85.388 persone risultano positive al virus, 19.758 i guariti, i decessi 14.681. Pertanto, in Italia sono 119.827 i casi totali.
Andando, come di consueto, alla suddivisione per regione, i casi attualmente positivi sono: 26.189 in Lombardia, 12.178 in Emilia-Romagna, 9.130 in Piemonte, 8.861 in Veneto, 4.909 in Toscana, 3.631 nelle Marche, 3.009 nel Lazio, 2.746 in Liguria, 2.352 in Campania, 1.949 in Puglia, 1.664 in Sicilia, 1.659 nella Provincia autonoma di Trento, 1.324 in Friuli Venezia Giulia, 1.301 in Abruzzo, 1.209 nella Provincia autonoma di Bolzano, 920 in Umbria, 744 in Sardegna, 662 in Calabria, 560 in Valle d’Aosta, 247 in Basilicata e 144 in Molise.
Accanto ai dati sopraelencati per regione offriamo di solito ai nostri lettori l’immagine della mappa per regione fornita dalla protezione civile, rilevando peraltro che la differenza tra i dati relativi è dovuta al fatto che i dati regionali di cui sopra sono gli attuali positivi, quelli dell’immagine i totali.
I lettori interessati al confronto con i dati del giorno precedente possono cliccare qui.
Aggiungo la mappa dei dati totali in Puglia e Basilicata suddivisi per provincia:
Segue la pubblicazione dei dati analici regionali nella tabella che segue a cura del Ministero della Salute.
Una considerazione. L’alternanza di fasi di decrescita a momenti di crescita dei positivi conferma che il “picco” non è stato ancora raggiunto. Perseveriamo, dunque, e continuiamo a stare il più possibile in casa, al riparo dal contagio, per noi e per i nostri cari. Lo so ho scritto qualcosa di simile anche nell’occhiello sotto il titolo. Ma è il caso di insistere: repetita iuvant.