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Il premierato per l’Italia o per porre le basi dell’istaurazione del dittatore con “pieni poteri”?
La redazione
L’ironia della nostra Amica cybernauta giorgia26 @giorguiaa26 è inarrivabile. Ricorre alla più antica arte dei trovatori, che usavano il paradosso per destare il massimo d’ilarità, riuscendoci appieno.
La Meloni non appena insediata a Palazzo Chigi ha cominciato a parlare di premierato, mentendo e nascondendo le vere intenzioni. E’ una grossolana bugia che i poteri del Presidente della Repubblica non vengono toccati, si comincia dal togliergli il potere di incaricare il primo ministro di formare il governo (lo si vota), ne consegue che non dipenderà più dal Capo dello Stato lo scioglimento delle Camere. Poi i conflitti tra Presidente e Premier indurranno a sottrarre al Presidente, ad una ad una tutte le prerogative, facendone un burattino alle dipendenze del Premier. Si tenta, sull’esempio di Mussolini investito dell’incarico di primo ministro, di farsi attribuire i pieni poteri, raggirando il re che lo aveva appena nominato e facendoseli attribuire dal Parlamento con un colpo di mano che dette la stura alla dittatura nel nostro Paese. Questa è la storia!
Tutto questo per l’Italia? Ma neanche per sogno: in realtà la Meloni sogna di essere la prima premier, cioè di ripristinare, senza più ostacoli, la sua dittatura di destra. “Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei” recita un antico e saggio proverbio. La foto di copertina è emblematica.
A domani.
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