Governo/Regioni.

L’assurdo duello tra Regioni e Governo nelle aule di giustizia amministrativa, per ora leggermente a favore di Roma.

La Redazione.

Non tutte le ciambelle riescono col buco. Non tutti i ricorsi al Tar si concludono con l’ottenimento della sospensiva da parte del ricorrente.

La richiesta del Governo fu accolta in pieno contro l’ordinanza di Musumeci, Governatore siciliano, che intimava a Roma di trasferire tutti gli immigrati fuori della Sicilia in h.24.

Non è stata accolta invece dal Tar Piemonte contro l’ordinanza del Governatore piemontese Cirio, che prevede la misurazione della temperatura a scuola ad inizio delle lezioni. Secondo il Tar integra il precetto statale, che prevede la misurazione e certificazione da parte dei genitori, aumenta cioè la sicurezza e come tale non va fermata. Il 15 ottobre udienza di merito. Si vedrà.

Ed il Tar della Sardegna concede l’immediata sospensione dell’ordinanza del Governatore sardo Solinas, solo per quanto attiene gli articoli 10, l’11 e il 12, quelli cioè che dettano le regole su chi entra nel territorio regionale e che prevedono test covid obbligatori. Non sospese le altre norme.

Se fossimo ad una partita di calcio diremmo che per ora c’è formale parità tra Stato e Regioni, ma sostanzialmente un 2-1 in favore di Roma. Solinas si è visto bloccare il succo dell’ordinanza. Ma non è una partita e la conflittualità tra Governo e regioni amministrate dalla destra non è un bel segnale per un Paese che ha ben altri problemi che non la visibilità dei reucci regionali.

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