Oggi 4 novembre 1918
Come siamo scenografici con queste corone Ufficiali alla Memoria….
Maria Catalano Fiore
Ai più giovani sembra una data qualsiasi, altri ricordano che si faceva festa a scuola, ma cosa rappresenta per noi questa data in pochi e ……datati. Non di certo i pochi sopravvissuti, ormai morti da tempo, ma anche le istituzioni spesso latitano o rendono edulcorata la nostra storia.
Tranne in qualche paese in cui il sindaco va ancora a deporre una corona di alloro ai piedi del monumento ai caduti, il resto sono indifferenti.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, un paio di giorni fa si è recato a Brescia per onorare i morti del Convid 19. Ha scelto il cimitero di Castelgnado, oltre che per l’alto numero di salme, 2751, sono tante in pochissimi giorni e chissà…Perché il 7 settembre i ladri hanno trafugato la Croce in ferro con un piccolo Cristo bronzeo dono della farmacista della frazione bresciana. Pochi minuti, un mordi e fuggi un’ora in tutto, cronometrato all’ aereoporto di Montichiari.
Scusatemi, ma Sergio Mattarella, rigido e privo di emozioni, non mi piace. Non mi ha mai convinta del tutto il suo atteggiamento: pare che stia li per farci un piacere, raramente interviene in modo concreto nelle questioni decisive. Si certo discorsi e proclami come tutti, ma in questi giorni si sprecano, dicono tutto e il contrario di tutto, una vera campagna del terrore per quei poveri anziani che vivono soli ecc……Non è modo di gestire un evento così importante e letale come la Pandemia.
Tralasciando queste “Quisquiglie” torniamo al 4 Novembre 1918. Sono diversi giorni che l’oratore talentuoso Mattarella , dobbiamo riconoscere che almeno parla in un italiano perfetto e comprensibile, da docente quale era, poi votato alla politica dopo la morte del fratello Piersanti Mattarella, presidente della regione Sicilia il 6 gennaio 1990, ucciso in macchina sotto gli occhi della sua famiglia.
Anche il Presidente Sergio Mattarella, dobbiamo riconoscere, è un oratore impegnato e prolifico. Hanno contato una media di un discorso impegnativo 2 volte a settimana, raccomandazioni o ammonimenti ogni 24 ore e una presenza complessiva sui teleschermi, salvo raucedini, di 365 giorni l’anno. Stando al Presidente, però, dobbiamo riesumare solo gli orrori del nostro passato. Sempre pronto a dire “Mai più”, come un disco rotto, sulle Foibe, Le fosse Ardeatine, gli eccidi comunisti ecc…sono appuntamenti imperdibili. Dal Calendario sembrano sparite, le date commemorative, anche se date da sofferenze come quella del 4 novembre 1918.
Questa data è stata edulcorata e viene sorvolata come “un colpo di mano interventista”. Un colpo di mano ? un colpo di mano non porta via milioni di giovani uomini, addirittura nel 1917, arruolati i nati del 1899 “I Ragazzi del 99”. Ragazzi strappati alle famiglie e buttati in trincea senza saper neppure manovrare un fucile, ragazzi che dovevano contrastare le mitragliatrici con la baionette, ragazzi che fungevano da birilli in un gioco macabro e che se si rifiutavano venivano uccisi comunque come “traditori della Patria”. ragazzi di varie regioni, analfabeti che non comprendevano neanche gli ordini e che speravano in qualcuno che sapesse scrivere per inviare notizie a casa o riceverne. Una intera generazione di giovani.
Pienamente d’accordo sull’inutilità di quella guerra e di quel massacro, L’impero austro-ungarico era agli sgoccioli, Trento, Trieste e Gorizia sarebbero passate comunque all’Italia con un trattato. Ma volevano poi essere italiane? Trieste città fiorente, affaccio sull’Adriatico della ricca Borghesia Austriaca, sicuramente no. E gli istriani? le Foibe da dove derivano? da contrasti di possesso in cui hanno perso la vita un numero incalcolabile di uomini, donne e bambini senza distinzione di nazionalità.
Ma imbruttire la Storia non cancellerà mai la collina di Redipuglia o i vari Sacrari.
Fare un lavaggio al cervello delle nuove generazioni ed edulcorare queste enormi sofferenze, di guerre mai concluse definitivamenet serve solo a non pensare, a non ricordare, a ritrovarsi con armi in mano in posti scnosciuti senza conoscerne il motivo Iran, Iraq, Serbia, Turchia, Libia, ecc…
La Storia, va compresa, per non ripetere gli sbagli già fatti e non si possono cancellare giornate come il 4 novembre 1918, o 25aprile 1945 o altro per seguire le indicazioni delle Nazioni Unite: Festa della neve, Giornata del risparmio energetico, l’acqua, la terra,la biodiversità.
Ma questo appare come un voler occultare la vera Storia, quella che viviamo Giorno per giono in molte zone del Globo e che comunque si riperquote su tutti noi.
Insegniamo ai nostri figli o conoscenti al onorare, anche solo con un pensiero, quei ragazzi che hanno perso la vita per noi tanto tempo fa ed anche quelli ancora reclutati per “Missioni di pace”, ma quali Nassirya vi è sembrata di pace? non credo proprio, o tante alche “Missioni”.
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